lunedì 17 febbraio 2014

Anco Marzio

Illustrazione di Anco Marzio



Anco Marzio, detto anche Marcio, è stato il quarto re di Roma e l'ultimo di origine sabina, appartenente all'antica gens Marcia, regnò per 24 anni,dal 640 al 616a.C.
Come Numa, del quale è detto nipote, sarebbe stato amante della pace e restauratore della religione (Ancus sacrificus: Ovidio, Fasti, VI, 803); ma costretto a guerreggiare per la difesa dello stato, si dimostrò molto valoroso . Gli si attribuisce la conquista di molte città latine intorno a Roma come Politorio, Tellene, Ficana, Medullia, ecc.


Anco Marzio
Una moneta di epoca repubblicana con l'effige di Anco Marzio.

Nel 640 a.C. Anco Marzio succede al bellicoso Tullo Ostilio, diventando il nuovo re di Roma, favorito all'ascesa al trono dal legame di parentela con Numa Pompilio. Pur essendo il nipote di Numa Pompilio, grande amante della pace e della religione, fece la guerra per difendere i suoi territori. Dopo il regno di Tullo Ostilio, che aveva cancellato ogni relazione tra il potere monarchico, la religione e la nascente sacralità romana, il nuovo monarca restaura questo rapporto.
All'imperatore si devono molte conquiste militari: riprende l'espansione verso sud a danno dei Latini delle città di Ficana e Politorium, guerra già avviata dal suo predecessore, deportando sull'Aventino e nella valle Murcia e riducendo in schiavitù  un certo numero di loro abitanti, creando così il primo nucleo della plebe romana ("plebs" da "pleo" riempire in riferimento a deportati da altre città).
Aggiunse così alla città di Roma, oltre all'Aventino anche il Gianicolo e probabilmente anche il Celio. Con l' espansione alla foce del Tevere fondò la colonia di Ostia ,la prima colonia romana.
A lui si deve la costruzione del ponte Sublicio, il primo ponte di legno che collegava le due sponde del Tevere facilitandone così il passaggio. La costruzione di questo ponte dimostrava l'importanza che il re attribuiva  al commercio, infatti  la città di Roma collegava l'Etruria  con la Magna Grecia (Μεγάλη Ἑλλάς), che comprendeva tutti i territori dell' Italia meridionale peninsulare.
Come Numa Pompilio, Anco Marzio morì di morte naturale dopo venticinque anni di regno (nel 616 a.C.). Gli succedette l'etrusco Tarquinio Prisco.

Il ponte Sublicio oggi

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